Il film racconta di una ragazza in vacanza che beve un caffè caldo in un'area verde di uffici dove città e natura si fondono.
Sulla tecnica.
Influenzato dalla tecnica del puntinismo propugnata da Seurat negli anni Ottanta del XIX secolo. Ha iniziato da autodidatta il suo divisionismo, che è allo stesso tempo intelligente, freddo e meccanico, e dà un'impressione indimenticabile una volta visto, che è affascinante. Accosta materiali pittorici acrilici a punti sulla tela con una punta di pennello fine senza mescolare i colori, e mescola i colori sulla retina dello spettatore, con l'obiettivo di creare un'espressione in cui l'opera si completa nella percezione visiva dello spettatore. Cerco di esprimere il nero (ombra) senza usare il nero e la luce senza usare il bianco.