"Just Ones"

Concetto

Il senso della vita, che io preferisco chiamare "l'insensatezza della vita", si basa sui nostri sistemi di credenze: personali, politiche, religiose, sociali, superstiziose, sessuali, mitiche e molte altre
credenze di soggetti simili e opposti. Credenze che sostengono l'esistenza illusoria della "dualità": buono contro cattivo, bello contro brutto, alto contro basso.
La dualità ci fa sprofondare nella follia fino a quando non ci convinciamo di essere nel giusto per diventare i portatori dell'unica verità. Quando scopriamo che anche gli "altri" sono portatori di credenze proprie che non hanno niente a che vedere con le "nostre", sviluppiamo sentimenti di lotta che ci portano sulla via della paura, poi della rabbia, e finiamo nell'animosità. Sentimenti che ci dominano e ci controllano fino alla follia e all'abbraccio dell'ingiustizia. Nel mezzo della nostra intolleranza ci compiacciamo uccidendo, perché è esattamente quello che abbiamo fatto per molti anni di guerre; per una ragione o per l'altra, nel culmine della nostra arroganza e alienazione siamo arrivati a chiamarci ...Umani?
Voglio farvi sapere che la mia opera d'arte non è altro che uno "specchio", uno specchio di circostanze che riflettono credenze o miti, uno specchio di storie passate e attuali, uno specchio che riflette personaggi psicologici stereotipati, ...il vostro specchio, ...il mio specchio. Uno specchio umano dove, rifletto il mio punto di vista di questa realtà multiforme attraverso la sintesi di stili grafici ed elementi culturali antichi, che si manifestano esplicitamente nelle mie opere.