"L'artista ha catturato in modo incantevole la bellezza e il fascino misterioso del cosiddetto 'Strabismo di Venere'. Questo capolavoro celebra la diversità e l'unicità insite in ognuno di noi, trasformando quello che potrebbe essere percepito come un difetto in un'irresistibile fonte di fascino. Al centro del dipinto emerge una figura femminile, 'Venere', con uno strabismo che, invece di nascondere la bellezza, la accentua notevolmente. I suoi occhi, apparentemente divergenti, diventano l'espressione di una peculiarità distintiva e di una profonda complessità. Il suo sguardo è penetrante, misterioso e magnetico. Quest'opera trascende le nozioni tradizionali di bellezza, invitando gli spettatori ad accogliere le imperfezioni come elementi accattivanti dell'individualità. Venus incarna un'eleganza non convenzionale, attirando l'attenzione con la sua aura enigmatica e abbracciando l'idea che le nostre differenze sono ciò che ci rende ipnotizzantemente unici. In questo ritratto accattivante, l'artista intreccia ingegnosamente il concetto di impeccabilità con il fascino accattivante delle imperfezioni, creando una narrazione visiva ipnotica che celebra il fascino di ciò che è convenzionalmente considerato non convenzionale".