Come artista, lavoro sul tema delle contraddizioni nella natura dell'uomo, che è bloccato nell'innovazione tecnica, nel ritmo rapido della vita. Ho cercato di ricreare visivamente il percorso della coscienza umana dalla visione mitica del mondo alla percezione della coscienza, la metamorfosi delle nostre concezioni del sacro e dell'ideale. Esploro le origini psicologiche dell'idolatria religiosa della sofferenza e del sacrificio di sé. Siamo ostaggio del sistema di valori che effettivamente creiamo? Siamo davvero intrappolati nel destino? Stiamo davvero gestendo le nostre vite? Ogni immagine rappresenta una domanda, un argomento, una risposta e una sfida per la società moderna e per tutti coloro che riflettono quando la vedono. Non credo nell'ispirazione, credo nella ricerca. Non credo in Dio, credo nella verità divina. Non credo nel destino, credo nelle persone. Non credo nei miracoli, credo nelle coincidenze. Non credo agli artisti, credo alle loro opere. Ogni mia opera inizia con un testo, spesso paradossale.
Sono in quarantena in Ucraina, da dove mi sono trasferito a Praga qualche anno fa. Sono arrivato per una settimana a Kiev per sottopormi alla riabilitazione obbligatoria annuale e non posso uscire di casa già da 2 mesi.
L'artista reagisce sempre ai cambiamenti del mondo reale, e io ho solo penne e carta comune per fare il mio lavoro. Resti di foglia d'oro. Ho iniziato a riflettere sul trovare nuove basi nella nostra vita e riconsiderare quelle vecchie un paio di anni fa. Ammiro la capacità delle persone di adattarsi alle circostanze che cambiano. Questa nuova serie di icone #TheSecondComing fatta su carta da ufficio solitamente usata per le necessità del sistema burocratico è un altro esempio che il perenne desiderio umano di trovare nuovi archetipi di eroi non dipende da una situazione o dalla disponibilità di materiali di lavoro.
Ogni opera è ricoperta in parte di oro e ricami fatti a mano.