Le stesse opere individuali non hanno un tema. Piuttosto, mi sto concentrando sull'artificio della produzione, sulle possibilità dell'elaborazione digitale e sulle questioni di soggetto-oggetto e di coincidenza che contengono.
(Sull'artificio e la possibilità) Per esempio, non uso necessariamente processi digitali come gli effetti filtro secondo il libro di testo. Non sono legato al quadro di "questo effetto si usa quando voglio che l'immagine appaia così", ma piuttosto elaboro liberamente l'immagine nella misura in cui si adatta alla mia sensibilità estetica.
(Di conseguenza, il processo di creazione di un'opera d'arte ha una miriade di rami, e il numero di combinazioni di elaborazione digitale è astronomico. Per esempio, diciamo che volete creare un'opera d'arte sovrapponendo quattro immagini l'una sull'altra. Se ci sono 20 processi possibili per ognuno di essi, si tratta di un numero enorme di combinazioni, e sarebbe impossibile tentarle tutte in sequenza. Tuttavia, il mio lavoro consiste in una media di 15-20 livelli, ognuno dei quali ha 50-60 opzioni di effetti di filtro, ognuno dei quali ha anche la possibilità di elaborare il filtro stesso, quindi quando li moltiplichi tutti insieme, hai un numero infinito di opzioni.
Trovo la mia bellezza in queste vaste possibilità. Questo è il mio tema di creazione ed esplorazione. Nelle opere d'arte tradizionali, la connessione tra i nervi del cervello che creano l'opera e l'oggetto, come la pittura o la tela, che riceve l'azione, è notevole e realistica, e la relazione è costante fino al completamento. D'altra parte, nel caso di opere che si basano esclusivamente sull'elaborazione digitale, l'oggetto ha i suoi propri meccanismi che sono completamente separati dalla soggettività umana, e gli effetti della soggettività non sono inferiori a quelli delle opere fisiche tradizionali all'ingresso, ma più si va in profondità, più le opzioni diventano ristrette, e prima di rendersene conto, la soggettività non è più affatto libera. Seguo semplicemente i comandi nella direzione in cui mi porta il meccanismo dell'oggetto stesso. Misteriosamente, il lavoro risultante corrisponde quasi alla bellezza che bramo. Il mio tema è quello di rivelare che la bellezza da me intesa esiste al di là della progressione meccanica dell'elaborazione digitale.
Anche per questo lavoro, le immagini del deserto e dell'acqua sono nate quasi per caso e si accordavano solo con il mio senso estetico.