Anca Todrican

Anca Todrican è un'artista rumena residente in Italia. Fin da piccola mostra la passione per il disegno e la pittura, così nel 2004 - terminati gli studi - si trasferisce a Roma dove inizia una collaborazione artistica con il maestro Fausto Battelli. Migliora le sue capacità tecniche e nel 2010 iniz...

Anca Todrican è un'artista rumena residente in Italia. Fin da piccola mostra la passione per il disegno e la pittura, così nel 2004 - terminati gli studi - si trasferisce a Roma dove inizia una collaborazione artistica con il maestro Fausto Battelli. Migliora le sue capacità tecniche e nel 2010 inizia la creazione di disegni a carboncino ispirati a temi surrealisti e sperimenta il linguaggio astratto con una tecnica espressionista.
In questi anni ha trasformato la sua passione in un lavoro: ha aperto uno studio a Roma. Nel 2018, sempre a Roma, ha inaugurato la sua prima mostra presso lo Studio Campo Boario, centro dedicato all'arte contemporanea. Intensa è la sua poetica astratta, in cui spatola e pennello modulano l'acrilico che "volteggia" sulla tela, talvolta alternato all'uso dell'olio. I contrasti cromatici raccontano l'universo interiore di Anca che, alternando toni chiari e scuri, incarna l'eterno conflitto tra il bene e il male, sottolineando la capacità interiore di superare le avversità, dando forma allo Ying e allo Yang raccontati con linguaggio contemporaneo. L'artista approda all'astratto dopo aver assimilato la lezione degli impressionisti, Anca fa propria quella percezione emotiva della natura sentendola nella sensibilità pittorica. Il linguaggio astratto di Anca è caratterizzato dalla frammentazione del segno pittorico, lunghe pennellate a volte filamentose si legano all'essenza materica della spatola, dove il colore addensa increspature in una percezione sensoriale dello spettatore.

La capacità dell'artista di assimilare la lezione paesaggistica alle suggestioni contemporanee dei suoi astratti, sfocia in una poetica pittorica in cui sfondi astratti incorniciano il vagare figurativo della natura, diventando un "giardino di emozioni" sulla tela.