Giovanni Greppi

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Concetto

http://site.giovannigreppi.it/index.php/en/art/ordinary-nature Questa serie di incisioni a più lastre colorate che vanno sotto il titolo generale di: "La Natura Ordinaria"; "Ordinary Nature", sono ispirate da fotografie scattate con telefoni cellulari e poi lavorate con l'antico mestiere dell'acquaforte. Ogni immagine ha richiesto da uno a due mesi per essere completata. Tutti noi scattiamo foto con i nostri telefoni dei nostri piccoli e grandi eventi quotidiani e dei dintorni (da qui il titolo "Ordinary Nature"), solo per essere delusi dai risultati. Attraverso l'elaborato mestiere della tecnica dell'incisione, insieme al talento dell'artista, queste immagini "ordinarie" di tutti i giorni, molto personali, vengono restituite alla bellezza che abbiamo visto quando abbiamo scattato la foto. È un commento sulla relazione tra la tecnologia dell'arte e i media. Senza il fattore umano, l'arte non può essere fatta ....i.e l'arte concettuale da sola non è arte.

Concetto

http://site.giovannigreppi.it/index.php/en/art/ordinary-nature

Questa serie di incisioni a più lastre colorate che vanno sotto il titolo generale di: "La Natura Ordinaria"; "Ordinary Nature", sono ispirate da fotografie scattate con telefoni cellulari e poi lavorate con l'antico mestiere dell'acquaforte. Ogni immagine ha richiesto da uno a due mesi per essere completata. Tutti noi scattiamo foto con i nostri telefoni dei nostri piccoli e grandi eventi quotidiani e dei dintorni (da qui il titolo "Ordinary Nature"), solo per essere delusi dai risultati. Attraverso l'elaborato mestiere della tecnica dell'incisione, insieme al talento dell'artista, queste immagini "ordinarie" di tutti i giorni, molto personali, vengono restituite alla bellezza che abbiamo visto quando abbiamo scattato la foto. È un commento sulla relazione tra la tecnologia dell'arte e i media. Senza il fattore umano, l'arte non può essere fatta ....i.e l'arte concettuale da sola non è arte.

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“Giovanni GreppiOpere d'arte”

Métropolitain

USD 550.00 Year.2021 w67.00 x h48.00 x d0.20 cm

Stagno a Santa Bianca

USD 550.00 Year.2014 w67.00 x h48.00 x d0.20 cm

Any given clouds

USD 550.00 Year.2014 w67.00 x h48.00 x d0.20 cm

Sole nella nebbia

USD 550.00 Year.2013 w70.00 x h50.00 x d0.20 cm

Caprifolio

USD 550.00 Year.2015 w70.00 x h50.00 x d0.20 cm

viaggiando, sulla Cisa

USD 550.00 Year.2014 w67.00 x h48.00 x d0.20 cm

Mare luce

USD 550.00 Year.2013 w70.00 x h50.00 x d0.20 cm

Medio

#Stampe d'arte/ Multipli/ Digitale

Fascia di prezzo

USD $550 ~ $550

Biografia

http://site.giovannigreppi.it/index.php/en/

Giovanni Greppi nasce a Milano in un contesto di grande dinamismo sociale e di scambi internazionali. A 18 anni, dopo gli studi in Svizzera, diventa assistente di Giovanni Gastel, raffinato e prestigioso fotografo di moda; tre anni dopo conosce Gianni Dova del movimento nuclearista e spazialista e frequenta il suo atelier dal 1984 al 1986. Nei due anni successivi si trasferisce a Firenze, occupandosi del restauro di dipinti settecenteschi e, contemporaneamente, seguendo un corso di incisione presso il rinomato 'Il Bisonte', unico studio in Italia dove aveva lavorato Pablo Picasso. Ha avuto come tutor Swietlan Kraczyna e Domenico Viggiano, e qualche anno dopo sarà lui stesso a insegnare qui. Dal 1990 al '91 si alterna tra Firenze, dove perfeziona la conoscenza della fotoincisione con Luis Camnitzer, artista uruguaiano fortemente impegnato nel movimento per i diritti civili; New York, dove raccoglie una vasta gamma di materiali destinati a formare il nucleo della sua successiva opera "La Pietà" e il lago di Como, dove tiene corsi e workshop per artisti. Dal '95 al '97 Giovanni lavora soprattutto negli Stati Uniti dove organizza numerose mostre a Miami. Le sue opere sono state nel frattempo esposte anche in altre parti d'America e in Giappone. Nel 1998 una sua mostra in Colombia ottiene un ampio consenso da parte della stampa anche se sono esposti solo due quadri; i guerriglieri hanno fatto saltare in aria il camion su cui erano state trasportate le sue opere, salvando i due quadri che portava con sé sul volo. Da questo turbinio di vita ed esperienze Giovanni inizia a delineare una spirale centripeta, una ricerca interiore e una focalizzazione che lo porta, nel 2003, a trasferire definitivamente la sua casa e il suo studio sulle colline e i boschi della Toscana, da dove continua la sua ricerca sull'etica e l'arte.

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