Olga Ostrometskaya

Mi chiamo Olga Ostrometskaya. Sto conducendo una ricerca sull'impatto delle nuove tecnologie e sull'enorme flusso di informazioni che una persona passa attraverso se stessa come attraverso un filtro. L'umanità sta annegando nel rumore dell'informazione, in una sovrabbondanza di informazioni, spesso...

Mi chiamo Olga Ostrometskaya. Sto conducendo una ricerca sull'impatto delle nuove tecnologie e sull'enorme flusso di informazioni che una persona passa attraverso se stessa come attraverso un filtro. L'umanità sta annegando nel rumore dell'informazione, in una sovrabbondanza di informazioni, spesso inutili, dimenticando il suo scopo, dimenticando la sua connessione con la natura, dimenticando che questo mondo è perfetto, bello. Tutto questo genera follia, impone opinioni, desideri che non appartengono alla persona, una visione del mondo errata in generale, e una persona annega... annega... e non vede via d'uscita... si confonde e alla fine impazzisce o diventa il burattino di qualcuno. Per le nuove generazioni è doppiamente difficile, praticamente non vedono l'essenza della vita, non capiscono cosa sia, forse sono stati resi parte del formicaio mondiale, che è facile e comodo da gestire, fuorviandolo.
Voglio trasmettere all'umanità l'idea che è necessario ascoltare se stessi, sentire la tranquillità e lo splendore del mondo, per cui è necessario stare da soli con se stessi e con la natura, sentendo l'unità con la natura, ascoltando il suono dell'oceano, il rumore del fogliame quando soffia il vento, il canto degli uccelli, notando i paracadute del dente di leone che volano e fermarsi, spegnere la coscienza. C'è bellezza in ogni angolo del nostro pianeta, in un'enorme metropoli si può vedere un germoglio che irrompe nello spessore dell'asfalto e del cemento, ascoltare una bella musica... Sono pronto a lottare per questo, il mio cuore soffre per questo e voglio portarlo al mondo. Allo stesso tempo, voglio dire che le opportunità che Internet e le nuove tecnologie ci offrono sono incredibili. Ma è necessario immergersi in esse in modo psicologicamente maturo. Senza dimenticare di fermarsi, di lasciarsi ispirare e di nutrirsi dell'energia della natura.