Marika Jam

per essere uSono nato in Siberia. Quando mi sono diplomato alla scuola d'arte, nel Paese è iniziata la perestrojka. Era un periodo terribile: non c'era modo di trovare un lavoro, di studiare normalmente e di vivere. Ho sempre dipinto, per tutta la mia infanzia. Mio zio entrò all'Accademia delle Arti...

per essere uSono nato in Siberia. Quando mi sono diplomato alla scuola d'arte, nel Paese è iniziata la perestrojka. Era un periodo terribile: non c'era modo di trovare un lavoro, di studiare normalmente e di vivere. Ho sempre dipinto, per tutta la mia infanzia. Mio zio entrò all'Accademia delle Arti di Leningrado nel 1941 e morì nello stesso anno sotto il bombardamento di Leningrado da parte dei nazisti. Ho dovuto dimenticare l'arte per 30 anni. Ho studiato, ho messo al mondo una bella figlia, ho potuto mandarla a studiare in Nuova Zelanda, dove vive da 9 anni ed è diventata cittadina di questo paese libero e bellissimo. Ho lavorato molto, ho lavorato come direttrice della concessionaria Nissan della mia città - probabilmente l'unica direttrice donna. Nel 2019 ho potuto visitare mia figlia nel Paese dei miei sogni, la Nuova Zelanda, e lì ho ricominciato a dipingere. Ma, purtroppo, il 1° marzo 2020 sono partita per andare a trovare i miei genitori e fare i documenti in Russia, e da allora non sono più potuta tornare. Ma non potevo più smettere di disegnare. I miei quadri sono stati venduti e ora sto preparando la mia mostra personale che si terrà in aprile.