Benedicte Gele

Questi faccia a faccia con il cavallo ci assorbono e ci rimandano alle nostre emozioni. Ci fissa, ma non ci giudica mai. Questi occhi espressivi rispecchiano i vostri sentimenti quando i vostri occhi entrano in contatto. Lui è voi quanto voi siete lui.

Attraverso una scrittura moderna e grafica che mescola astrazione ed espressione, queste impronte di memoria lavorate in tecnica mista danno forma a un ritratto intimo di un cavallo che rappresenta la memoria collettiva dei cavalli. Quelli presenti, quelli passati e quelli che verranno.

Il cavallo ha una gamma di espressioni molto sottili. La testa è il punto centrale. In base alla sua posizione, al suo orientamento e con gli occhi e le narici, è la base per interpretare un'emozione, che spesso è la vostra.

Questi corpi nudi mi ricordano i nudi umani e in particolare quelli femminili disegnati a scuola. Sono tutti corpi dalle forme carnose o spigolose, con atteggiamenti dinamici o più saggi. Il cavallo ha in più questo lato animale, più crudo, più autentico.

Ogni giorno nella pelle di un cavallo. Gli atteggiamenti dei cavalli hanno molto da insegnarci. È sempre una gioia osservarli nel loro ambiente, come si evolvono insieme in movimento o stanno tranquilli, si rotolano o pascolano. Un ricco vocabolario di linguaggio silenzioso.

"Correre sul substrato del terreno, sentire l'irregolarità del terreno sotto le scarpe, ogni ciottolo duro, ogni dolce ciuffo d'erba, sentire il profumo della terra fresca e bagnata, i colori del paesaggio oscillare davanti ai miei occhi. Corro. Sono vivo".

Guardare altrove. Allargando il mio orizzonte. Scoprendo altre linee. Nutrire la mia arte. Per tornare meglio ai cavalli dopo.